Conte attacca Meloni, accusandola di sfruttare la sentenza sul caso Diciotti per distogliere l’attenzione dalle spese militari del governo.
Negli ultimi giorni, il panorama politico italiano è stato scosso da nuove tensioni, con il caso Diciotti che è tornato al centro del dibattito pubblico, con Giuseppe Conte che si scaglia con forza contro Giorgia Meloni. La recente sentenza della Corte di Cassazione ha riconosciuto il diritto al risarcimento per alcuni migranti coinvolti, scatenando reazioni forti da parte del governo e dell’opposizione.
Il contesto del caso Diciotti
Nell’agosto del 2018, la nave Diciotti della Guardia Costiera italiana soccorse un gruppo di migranti nel Mediterraneo. Tuttavia, a causa di una disputa diplomatica con Malta, l’imbarcazione rimase bloccata per giorni prima che venisse autorizzato lo sbarco in Italia.
Di recente, la Corte di Cassazione ha stabilito che alcuni migranti hanno diritto a un risarcimento per il danno non patrimoniale subito. La sentenza è stata accolta con favore da alcuni, mentre esponenti del governo, tra cui la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, hanno espresso critiche.
Meloni ha infatti dichiarato che è “molto frustrante spendere soldi per le persone che hanno fatto ricorso”. Anche il vicepremier Matteo Salvini ha espresso indignazione, affermando che “se alcuni giudici amano così tanto i clandestini, li mantengano a casa loro”.
Le critiche di Giuseppe Conte
Di fronte a queste dichiarazioni, l’ex premier e leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha attaccato duramente la Presidente del Consiglio.
Sui suoi profili social, Conte ha accusato Meloni di usare la sentenza come distrazione: “Meloni si è buttata a capofitto a commentare la sentenza della Cassazione sul caso della nave Diciotti. Bisogna capirla. Non vedeva l’ora di distrarre l’attenzione dei cittadini dal folle piano di spese in armi dopo i commenti massacranti ricevuti”.
L’ex premier ha poi criticato la posizione della Presidente del Consiglio sulle spese pubbliche: “Oggi scrive che è ‘molto frustrante’ spendere soldi per le persone che hanno fatto ricorso. Perché buttare 1 miliardo di euro per dei centri vuoti in Albania è divertente? E l’idea di buttare altri 30-35 miliardi di euro per nuovi armamenti mentre i cittadini vivono con stipendi bassi, pensioni minime da fame, bollette da capogiro e anni di attesa per esami medici la trova eccitante?”.
Conte ha anche ricordato il ruolo avuto nella gestione del caso Diciotti nel 2018: “Il caso Diciotti ci riporta a una controversia internazionale con Malta, che si era rifiutata di effettuare le operazioni di soccorso dei migranti nelle acque di sua competenza. Questa controversia venne sbloccata anche grazie al mio intervento, con coinvolgimento di altri Paesi ai fini della redistribuzione”.
Infine, l’ex premier ha criticato l’atteggiamento del governo nei confronti della magistratura: “Le sentenze si rispettano. Si possono anche criticare, ma entrando nel merito delle argomentazioni giuridiche, per chi ne ha capacità e competenza. Di certo non è accettabile il miserevole criterio utilizzato da Meloni e sodali per criticare i provvedimenti giudiziari, per cui se i magistrati gli danno ragione sono bravi, se gli danno torto sono ‘toghe rosse’”.
Il post social
L’intervento di Conte evidenzia una questione più ampia: l’uso della comunicazione politica per spostare il focus dell’opinione pubblica. Secondo l’ex premier, il governo sta cercando di deviare l’attenzione dalle spese militari enfatizzando una polemica giudiziaria. Questo scontro riporta al centro del dibattito le scelte economiche dell’esecutivo e la gestione delle risorse pubbliche in un momento critico per il Paese.
